Expedition Cruises: La Nuova Frontiera del Turismo Responsabile Contro l’Overtourism

Il turismo marittimo sta vivendo una rivoluzione silenziosa ma profonda. Mentre le megacrociere continuano a dominare i titoli dei giornali per la loro grandezza spettacolare – con navi come l’Icon of the Seas che trasporta fino a 7.600 passeggeri – un segmento completamente opposto sta registrando una crescita straordinaria: le expedition cruises. Questa apparente contraddizione rivela in realtà una dinamica complessa che tocca il cuore di uno dei problemi più pressanti del turismo contemporaneo: l’overtourism.

Che Cosa Sono le Expedition Cruises

Le expedition cruises rappresentano l’antitesi filosofica delle crociere tradizionali. Mentre una megacrociera moderna può ospitare migliaia di passeggeri in strutture che ricordano città galleggianti, le navi da spedizione limitano deliberatamente la capacità a 50-250 passeggeri, con molte imbarcazioni specializzate che ne trasportano meno di 100.

Queste navi sono progettate specificamente per raggiungere destinazioni remote e fragili: dalle regioni polari dell’Artico e dell’Antartide alle isole Galápagos, dalle coste selvagge della Patagonia ai fiordi della Groenlandia. Non si tratta semplicemente di una scelta logistica, ma di una filosofia di viaggio che privilegia l’immersione culturale e ambientale rispetto all’intrattenimento di massa.

La differenza si manifesta anche nell’approccio al viaggio: le expedition cruises includono team di esperti naturalisti, biologi marini e guide specializzate che accompagnano i passeggeri in esplorazioni quotidiane tramite gommoni Zodiac, kayak e escursioni a piedi. L’obiettivo non è rilassarsi a bordo, ma esplorare intensivamente l’ambiente circostante.

La Crescita Esplosiva del Settore

I numeri dell’industria delle expedition cruises raccontano una storia di crescita straordinaria che sfida le previsioni più ottimistiche. Secondo i dati dell’Expedition Cruise Network, il mercato è quasi triplicato tra il 2021 e il 2023, con il 71% delle compagnie di spedizione che hanno registrato una crescita aziendale lo scorso anno, e nessuna che ha riportato un declino.

Le proiezioni di mercato confermano questa tendenza: il mercato globale delle Cruise Ship Expedition è passato da 5,9 miliardi di dollari nel 2023 ed è destinato a raggiungere 13,8 miliardi di dollari entro il 2032, con un tasso di crescita annuo composto dell’11%. Altri studi sono ancora più ottimistici, prevedendo un tasso di crescita annuo del 17% dal 2024 al 2031.

Particolarmente significativo è il dato sulla capacità passeggeri: la capacità globale dei passeggeri delle crociere di spedizione dovrebbe più che raddoppiare tra il 2018 e il 2027, passando da 242.000 passeggeri a oltre 578.000 passeggeri. L’Antartide offre un esempio emblematico di questa crescita: il numero totale di turisti marittimi è passato da 55.489 nella stagione 2018-2019 a 104.076 nella 2022-2023, rappresentando una crescita del 88% in quattro anni, ovvero un tasso di crescita annuo composto del 17%.

L’Overtourism: Il Contesto Che Ha Alimentato la Domanda

Per comprendere il successo delle expedition cruises, è necessario analizzare il fenomeno dell’overtourism che ha caratterizzato l’ultimo decennio. Il termine “overtourism” – troppi turisti – è passato dal gergo dell’industria del turismo al mainstream, spinto da punti di crisi come Venezia, Amsterdam e Barcellona, dove nel 2017 residenti esasperati hanno sventolato striscioni “TURISTI TORNATE A CASA”.

Le crociere tradizionali hanno contribuito significativamente a questo problema. Una grande parte di questo fenomeno può essere ricondotta all’industria crocieristica, che prende di mira le destinazioni costiere, portando grandi numeri di vacanzieri in massa, molti dei quali finiscono per spendere poco o nulla nell’economia locale. Barcellona, ad esempio, classificata come il principale porto crociere del Mediterraneo nel 2015, ha visto due milioni di passeggeri da crociera quell’anno e 32 milioni di visitatori in totale nel 2016.

Il problema è amplificato dalle dimensioni delle navi moderne: le navi della classe Oasis, con oltre 225.000 GT, lunghe almeno 360 metri e alte 73 metri, possono ospitare oltre 5.400 passeggeri. La Icon of the Seas, lanciata nel 2024, ha una stazza lorda di 248.663 GT ed è lunga 365 metri, ospitando fino a 7.600 passeggeri.

Le Expedition Cruises Come Risposta Sostenibile

In questo contesto, le expedition cruises emergono come una risposta naturale e necessaria all’overtourism. La loro filosofia operativa affrontta direttamente i problemi generati dal turismo di massa:

Limitazione dell’Impatto Numerico: Mentre una megacrociera può scaricare migliaia di turisti in un porto in poche ore, le navi da spedizione sono più intime a causa delle loro dimensioni più piccole e della capacità limitata di 100 passeggeri. Alcune imbarcazioni specializzate, come quelle di Secret Atlas, trasportano solo 12 ospiti, la dimensione più piccola possibile per le destinazioni che esplorano.

Accesso a Destinazioni Remote: Questi vascelli consentono l’accesso a destinazioni remote e appartate che le navi più grandi non possono raggiungere, distribuendo il carico turistico lontano dai centri sovraffollati verso aree che possono beneficiare economicamente del turismo senza essere sovraccaricate.

Approccio Educativo e Conservativo: Le crociere di spedizione sono focalizzate sulla destinazione piuttosto che sui servizi e l’intrattenimento. Sono progettate per visitare luoghi remoti e fuori dai sentieri battuti come le regioni polari, le foreste pluviali tropicali e le isole remote come le Isole Galápagos. L’enfasi è posta sull’educazione ambientale e la conservazione.

La Sostenibilità Ambientale delle Expedition Cruises

Le compagnie di expedition cruises hanno fatto della sostenibilità un elemento centrale del loro modello di business, non solo per marketing ma per necessità operativa. Operando in ambienti fragili come l’Artide e l’Antartide, queste navi devono rispettare regolamenti ambientali rigorosi.

Hurtigruten, un’azienda di viaggi d’avventura norvegese di 130 anni, incorpora un’etica della sostenibilità al suo nucleo. Leader nell’energia verde, Hurtigruten ha abbandonato l’HFO per la sua flotta di piccole navi oltre un decennio fa, a favore di carburanti alternativi e più verdi come il gasolio marino e i biocarburanti.

Aurora Expeditions, pubblicizzata come 100% climaticamente neutra e membro di due gruppi di sostenibilità – l’Associazione degli Operatori di Crociere di Spedizione Artiche e l’Associazione Internazionale degli Operatori di Tour dell’Antartide – è impegnata nelle crociere responsabili.

La tecnologia gioca un ruolo cruciale: nel 2019, Hurtigruten ha lanciato la prima nave da crociera al mondo alimentata da batterie elettriche ibride (e sta convertendo il resto della sua flotta di spedizione all’energia ibrida a batteria), con piani per la prima nave da crociera a zero emissioni al mondo entro il 2030.

Il Profilo del Nuovo Viaggiatore

Il successo delle expedition cruises riflette anche un cambiamento generazionale nelle preferenze di viaggio. I Millennials, con la loro preferenza per i viaggi esperienziali e la volontà di spendere per esperienze uniche, sono un demografico chiave per l’industria crocieristica. Cercano esperienze di viaggio avventurose, immersive e degne di Instagram, che le spedizioni in nave da crociera sono ben posizionate per fornire.

Le crociere di spedizione su piccole navi sono una tendenza calda che ha lentamente guadagnato popolarità negli ultimi anni, con il numero di passeggeri che navigano su itinerari di spedizione aumentato del 71% dal 2019-2023. Nonostante queste crociere abbiano un prezzo più alto, sempre più crocieristi accorrono a questi itinerari che offrono esperienze irripetibili.

Le Sfide e i Rischi del Settore

Tuttavia, la rapida crescita delle expedition cruises presenta anche delle sfide. Durante la chiamata sugli utili del 1° trimestre 2024 del 30 aprile 2024, Sven Lindblad, fondatore e CEO di Lindblad Expeditions, ha detto che “c’è un numero schiacciante di navi” in Antartide.

Questo sovraffollamento di operatori rischia di replicare, seppur su scala ridotta, alcuni dei problemi dell’overtourism. La chiave sta nella regolamentazione attenta: secondo il Parco Nazionale delle Galápagos, yacht e crociere di spedizione devono mantenere un rapporto ospite-guida di 12 ospiti per guida e un team di spedizione.

Destinazioni in Crescita: Oltre i Poli

Mentre l’Antartide rimane la destinazione più richiesta per i crocieristi di spedizione, seguita dalla Groenlandia e dall’arcipelago norvegese delle Svalbard, emerge una tendenza verso destinazioni più calde. Nel 2023 Swan Hellenic ha visitato per la prima volta le coste orientali e occidentali dell’Africa, e nel 2024 HX (precedentemente Hurtigruten Expeditions) sta tornando nella stessa regione, a Capo Verde e alle Isole Bissagos al largo della costa della Guinea-Bissau.

Akvile Marozaite, CEO dell’Expedition Cruise Network, ha sottolineato la crescente diversità e potenzialità dell’industria: “Le nostre tendenze di viaggio 2024/2025 dimostrano davvero quanto sia diversa l’industria delle crociere di spedizione. Le crociere di spedizione sono diventate note per aprire le regioni polari, e insieme ai nuovi aeroporti in Groenlandia, questo continua, ma le crociere di spedizione in climi caldi hanno appena iniziato ad accendere la miccia dell’immaginazione e dell’entusiasmo dei consumatori”.

Il Futuro del Turismo Marittimo Responsabile

Le expedition cruises rappresentano più di una semplice nicchia di mercato: incarnano un paradigma alternativo per il turismo marittimo che potrebbe influenzare l’intera industria. Il loro successo dimostra che esiste una domanda significativa per esperienze di viaggio che privilegiano la qualità rispetto alla quantità, l’educazione rispetto all’intrattenimento, la sostenibilità rispetto al profitto a breve termine.

L’industria crocieristica tradizionale sta già prendendo nota di questi cambiamenti. Un modo in cui le compagnie di crociera possono rendere il loro tipo di turismo più sostenibile è scaglionando i loro arrivi nei porti frequentemente sovraffollati, mentre alcune stanno investendo in navi più piccole e tecnologie più pulite.

Tuttavia, il vero test per le expedition cruises sarà mantenere i loro principi fondamentali mentre crescono. La sfida consisterà nel resistere alla tentazione di aumentare le dimensioni delle navi e il numero di passeggeri per ragioni economiche, preservando invece l’intimità e l’impatto limitato che definiscono questo segmento.

In conclusione, le expedition cruises non sono semplicemente una risposta all’overtourism, ma rappresentano una visione alternativa del turismo stesso: una che riconosce i limiti del pianeta e cerca di operare entro questi confini, offrendo al contempo esperienze profondamente arricchenti per i viaggiatori che scelgono la profondità rispetto all’ampiezza, l’autenticità rispetto alla convenienza.

Il loro successo continuo dipenderà dalla capacità di mantenere questo equilibrio delicato tra crescita economica e responsabilità ambientale, stabilendo un nuovo standard per quello che potrebbe diventare il futuro del turismo sostenibile.

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